mercoledì 15 febbraio 2017

Magia e shamanesimo nel paganesimo germanico


Magia e shamanesimo nel Paganesimo Germanico



Oggi parliamo di magia, e non v'è giorno migliore per farlo di Mercoledì, giorno di Odino, il dio "mago"!

Ci sono varie forme di magia praticate dai pagani germanici, documentate sia nella letteratura che nei referti archeologici. Vediamo dunque i principali "rami" che possiamo identificare, tenendo a mente che probabilmente non c'era la percezione una separazione rigida: tendiamo noi a dividere in categorie  ciò che un giorno era visto come grosso modo unitario. Infatti si possono trovare tantissimi punti di contatto e commistione.

Seiðr



La forma più conosciuta e a cui troviamo abbondanti riferimenti nelle Eddur, anche perché Odino e Freya sono nella lista dei praticanti. "Seiðr" ricopre tanti ruoli, e in un certo senso alcune persone usano la parola come un "termine ombrello" per includere tutta la magia germanica. Andando nello specifico, comunque, Seiðr è una forma di magia shamanica, e in quanto tale si occupa  di varie attività come per esempio la divinazione e la preveggenza, l'alterazione del fato  e la guarigione. In questo campo rientrano dunque figure come la veggente nella Völuspá.

Galdr

Georg von Rosen: Oden som vandringsman, 1886 (Odin, the Wanderer)

Questa è una forma di magia più cerimoniale: qui parliamo di incantesimi, di magia tramite parole. 
Nella Hávamál, le parole dell'Eccelso, Odino stesso afferma di conoscere vari incantesimi, di cui poi elenca gli effetti. Le figure di Merlino e Gandalf sono buoni esempi di come potrebbe essere un praticante di Galdr all'opera!

Rune

L'uso delle rune nella magia e nella divinazione è un argomento molto interessante e piuttosto controverso. Benché alcuni studiosi mostrano scetticismo nell'idea di un uso diffuso delle rune per pratiche esoteriche, vari referti archeologici mostrano che almeno alcuni scribi attribuivano ad esse un potere magico, come si può vedere in referti come la pietra di Eggja. Essendo le rune dotate di un suono, un nome ed un significato, è innegabile che si prestano all'uso di pratiche magiche, divinatorie e apotropaiche per chi le studia diligentemente.


Una nota a parte: le staves

Immagine correlata
Una forma di magia sono le "staves"della tradizione islandese, dei sigilli magici con vari compiti. Quello dell'immagine è il famoso sigillo detto Ægishjálmur ovvero "Elmo del terrore", che doveva incutere paura e proteggere dall'abuso di potere. Seppure sia una forma di magia molto apprezzata oggigiorno, le sue radici sono più radicate nel  secolo XVII piuttosto che in tempi antecedenti. 


Una tradizione viva 
La magia del paganesimo germanico non è mai stata uniforme, e la segretezza era importantissima. Esistono persone oggi che si definirebbero, per esempio "Seiðkona" (grossolanamente tradotto come strega)  o völva (veggente), eppure le pratiche di un indviduo potrebbero essere molto diverse da quelle altrui. Questo non è assolutamente contrario alla tradizione Germanica: poiché la segretezza nella pratica era un valore aggiunto, spesso i praticanti custodivano gelosamente i propri segreti. Dunque chi voleva entrare nel mondo della magia senza la guida di un/a Maestro/a doveva "imparare facendo", ovvero intraprendere un cammino per comprendere cosa funzionasse, cosa no etc. 

Il fatto che oggi ci sia una multitudine di  persone con tante diversi modi di praticare Seiðr, Galdr etc mi rende felice perché la sua diversità e dinamicità mi fa vedere la magia germanica come una tradizione ancora ben viva e vegeta, nonostante tutto. 

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